San Gregorio Matese è un incantevole borgo montano dove il tempo sembra essersi fermato, con un centro abitato che si integra perfettamente con la natura incontaminata circostante.

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La sua struttura architettonica ricorda una piccola cascata che scivola dolcemente dalla montagna, con le abitazioni disposte su più livelli e numerosi scalini che accompagnano i visitatori lungo il percorso.

Nonostante le dimensioni ridotte, il paese offre numerose attrazioni. Tra queste spicca la Villa comunale con il suo giardino botanico, voluto da Beniamino Caso, una delle riserve di alberi e fiori più antiche e complete del Matese. Le stradine della villa si perdono tra la vegetazione, accompagnate dal canto degli uccelli e dal suono rilassante delle fontane.

San Gregorio Matese ha radici storiche profonde.

Secondo numerosi ritrovamenti nella zona di Santa Croce, il borgo ha origini sannite (Pentri), anche se l’attuale abitato risale al Medioevo e fu sotto il controllo del Monastero di San Vincenzo al Volturno. La prima testimonianza scritta del paese si trova nella Bolla papale di Papa Pasquale I (817-824). Inizialmente considerato un casale di Piedimonte Matese, il paese ottenne l’autonomia amministrativa il 18 luglio 1748, adottando un proprio stemma che conserva uno dei cipressi dello stemma di Piedimonte.

Dopo l’Unità d’Italia, San Gregorio Matese divenne noto per il fenomeno del brigantaggio, con la banda di Andrea Santaniello e la brigantessa Maria Maddalena De Lellis, detta “La Padovella”. I briganti dominarono la zona per circa dieci anni, fomentando la popolazione contro i possidenti.

Il borgo è legato anche alla figura del pittore ottocentesco Gioacchino Toma, che, confinato a Piedimonte e San Gregorio, trovò ispirazione per la sua arte e la sua visione intellettuale e politica. Tra le sue opere in zona, si annoverano i ritratti accademici del futuro senatore Achille Del Giudice e della moglie, affreschi nel cosiddetto Giardino Toma e a Villa San Donato, nonché la pala d’altare della “Deposizione dalla croce”, esposta nella parrocchia di San Gregorio, e il “San Francesco”.

A circa 1000 metri di altitudine, il territorio di San Gregorio Matese ospita il Lago Matese, il lago carsico più alto d’Italia. Le sue acque riflettono il Monte Miletto e la Gallinola, e sono popolate da numerose specie di Anatidi, come il Germano Reale, immersi in una vegetazione lacustre unica.

Tra gli edifici di interesse storico e artistico si segnalano gli antichi palazzi nobiliari Del Giudice e Caso, la Chiesa della Piana del Lago dedicata al patrono San Gregorio Magno, decorata dal maestro Vittorio Tirrito, e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie Nuova, edificata negli anni Settanta secondo i principi del Concilio Vaticano II. Le sue vetrate istoriate raccontano la vita di Gesù e dei santi, mentre una suggestiva scultura rappresenta Gesù sulla via di Emmaus, con figure che richiamano la vita reale. Da non perdere anche la Chiesa di San Michele del XVI secolo, con l’antica abside rettangolare, e i ruderi del monastero del IX secolo noti come “Le Mura”. Gli amanti della storia potranno visitare il borgo antico, la necropoli sannitica, dove fu rinvenuta un’epigrafe paleocristiana del 553 d.C., i resti di un convento cistercense nella località “Le Mura”, la chiesetta di Santa Croce e la chiesa di San Michele sul Lago del Matese, oltre alle suggestive grotte naturali di interesse speleologico. Un’attrazione particolare è il Vico Stretto, il terzo vicolo più stretto d’Italia con soli 45 centimetri di larghezza, superato solo dal vicolo Rejecelle di Termoli (41 cm) e dal vicolo San Bartolomeo di Andria (43 cm). Infine, una visita a San Gregorio Matese non può dirsi completa senza assaporare le eccellenze gastronomiche locali: formaggi pecorini e bovini, scamorze, fiordilatte e caciocavalli, prodotti tipici che esprimono la ricchezza del territorio. Che sia per una gita fuori porta o per un soggiorno immerso nella natura e nella storia, San Gregorio Matese offre un’esperienza unica, capace di conquistare ogni visitatore.

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Un tuffo nella storia recente del Brigantaggio.

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