Storie e leggende
San Gregorio Matese tra storia, leggende e memoria scritta
San Gregorio Matese non è solo un borgo montano incastonato tra le vette del Matese, ma anche un luogo intriso di storia, miti e tradizioni popolari che hanno attraversato i secoli, sopravvivendo grazie alla trasmissione orale e, più recentemente, alla memoria scritta.
Negli ultimi decenni, diversi autori locali e studiosi appassionati hanno dato voce al patrimonio storico e culturale del paese attraverso pubblicazioni che rappresentano una vera e propria miniera per chi desidera conoscere l’anima profonda di San Gregorio Matese.
Tra le opere più suggestive vi è Leggende del Matese di Geppino Boiano, un libro che raccoglie racconti tramandati di generazione in generazione, capaci di restituire il fascino misterioso del territorio. Storie come La brigantessa Padovella, La leggenda di San Michele, La quercia di Villa Luisa, La Beata Maddalena e Mariannella nel Parco dell’Amore sono solo alcuni dei tasselli che compongono l’immaginario collettivo del paese. Queste narrazioni, a metà tra storia e mito, affondano le radici in una cultura contadina e pastorale profondamente legata alla terra e alle sue forze invisibili.
Accanto alle leggende, non mancano testi di carattere storico e sociale che indagano le vicende reali del paese e dei suoi protagonisti. Di particolare rilievo sono le opere di Alberico Boiano, autore di Squarci di vita brigante, Briganti e senatori e Gioacchino Toma, che analizzano il fenomeno del brigantaggio, le trasformazioni sociali postunitarie e la figura del noto pittore e patriota pugliese, offrendo una lettura intensa e documentata del contesto in cui vissero le popolazioni del Matese.
Sempre di Alberico Boiano è anche La ricchezza delle pecore, un libro che sottolinea l’importanza dell’economia pastorale nella storia del Matese e di San Gregorio in particolare. La pastorizia, con i suoi ritmi stagionali, le transumanze e i prodotti tipici, ha rappresentato per secoli la principale fonte di sostentamento per la popolazione, lasciando un segno indelebile non solo nel paesaggio ma anche nella cultura locale.
Per gli appassionati di storia documentaria, due opere rappresentano un punto di riferimento imprescindibile: Et Ecclesia Sancti Gregorii in Matese di Domenico Loffreda, che ricostruisce le vicende religiose e istituzionali del paese attraverso fonti archivistiche, e San Gregorio Matese dall’età liberale al fascismo di Armando Pepe, un’indagine approfondita sul contesto politico, sociale ed economico del borgo tra fine Ottocento e prima metà del Novecento.
Questi libri non solo preservano la memoria storica del paese, ma invitano a riscoprirlo con uno sguardo attento e rispettoso, capace di cogliere il valore di un patrimonio immateriale che ancora oggi vive tra i vicoli del centro storico, nei racconti degli anziani, nelle feste religiose e nei sentieri che si perdono tra i boschi e i pascoli d’altura.
San Gregorio Matese, dunque, non è soltanto un luogo da visitare, ma una storia da leggere e da ascoltare.
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